diversi!... da cosa?

nei comportamenti, nelle cose da poter fare,..ma...allora pure tu sei diverso!

Ti ha mai "etichettato" nessuno come diverso col solo darti uno sguardo?

No? E allora perché lo fai quando incroci un disabile?

Esistono persone in difficoltà a svolgere il proprio quotidiano; ma non sono diverse, bensì hanno bisogno di aiuto.

Una persona in difficoltà economica é diversa? Un bambino rispetto a un adulto é diverso?

L'integrazione nella società delle persone con disabilità non deve essere una straordinarietà, ma la normalità.

Quando necessario il caregiver dovrà fare da anello di congiunzione tra il disabile e la società.

Spero di non aver scritto castronerie, ma questo è il mio pensiero toccando quotidianamente una disabilità.

Mi si potrà chiedere: cosa c'entri tale discorso con la fotografia? c'entra, perché volendo raccontare la convivenza con un figlio autistico, l’immensa fatica mentale nel cercare idee per distrarlo dalle sue ossessioni, e non sapendo scrivere, la uso non per raccontare l’autismo (non ne ho di competenza in materia, se non l'esperienza per l'averci a che fare) per impegnare un po’ del tempo che dobbiamo fare scorrere, sia al sottoscritto che a Francesco.


se il destino ti si accanisce contro,
non perdere i sogni
osa, va controcorrente,

finanche a farti credere matto.

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